L'ex Senatrice Tiraboschi replica alle dichiarazioni di Sertoli
01-08-2023 03:13 - POLITICA
Ivrea (TO), di Redazione.
Dopo le dichiarazioni effettuate dal consigliere Stefano Sertoli,
ex sindaco di Ivrea, in occasione dell'ultimo Consiglio comunale, in cui, nel rassegnare le dimissioni per motivi personali (di salute e lavorativi), ha effettuato un affondo nei confronti degli ormai ex compagni politici, affermando di non ritrovarsi in un certo modo di fare politica,l'ex senatrice Virginia Tiraboschi, che nel 2018 aveva fortemente appoggiato la sua candidatura,
ha voluto replicare alle sue affermazioni: «La riconoscenza è in sentimento del giorno prima, come asseriva Andreotti. Mi pare che aver sostenuto che l'impegno pubblico si faccia per passione e non per soldi, da parte di Stefano Sertoli, non corrisponda totalmente alla verità. Sicuramente si è impegnato molto in qualità di sindaco, però, non posso nascondere che da me ha avuto un ruolo da consulente (tutto rendicontato al Senato della Repubblica, con tanto di contratto di collaborazione e di retribuzione da parte mia). Dal momento che credevo nella forza del sistema territoriale Canavese, volevo che in qualche modo lui, in qualità si sindaco di Ivrea, diventasse il riferimento di un territorio più allargato, proprio perché io sostenevo che Ivrea e Canavese potessero contare di più in Regione se il sistema territoriale fosse stato coeso.E' proprio intorno a questo ambizioso obiettivo che io avevo costruito il progetto Ico Valley.
Sertoli, però, non si è mai rapportato in termini di collaborazione trasparente con me. Sono, infatti, venuta a sapere da alcuni sindaci del Canavese, che aveva praticamente già deciso, insieme ad altri e senza confrontarsi con tutti i partiti che lo avevano appoggiato (Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia), sulla localizzazione del futuro ospedale d'Ivrea. Non ho ritenuto corretto venirlo a sapere da altri, ma non voglio spingermi oltre, perché so pesare le parole, ma, proprio per questo, ritengo di dover replicare a questa dichiarazione dell'ex sindaco che un impegno pubblico si fa per passione e non per soldi. Stefano Sertoli, allora, non aveva un lavoro, e non a caso ho detto che la riconoscenza è il sentimento del giorno prima, citando Andreotti, perché io in qualche modo l'ho aiutato. Aver fatto il sindaco di Ivrea, infatti, gli ha dato una piccola retribuzione, a cui sono stati aggiunti altri compensi per la consulenza che gli ho commissionato. Se questo mestiere si facesse per passione si dovrebbe fare quando si ha già anche un altro lavoro, per essere totalmente indipendenti dalla politica. Se invece si facesse esclusivamente per passione, si potrebbe continuare a svolgerlo anche in veste di consigliere comunale. Trovo una grande contraddizione in ciò che ho avuto modo di ascoltare in questo Consiglio comunale». Tiraboschi ha anche voluto rispondere al continuo ribadire di Sertoli di essere un Civico: «Il suo voler sottolineare di essere un Civico, e prendere le distanze dai partiti, mi fa ribadire che non ha avuto riconoscenza verso i partiti che l'hanno sostenuto nel 2018, perché sicuramente lui ha fatto un po' la differenza, ma da solo non ce l'avrebbe fatta. La dimostrazione è arrivata dalle ultime elezioni, che non l'hanno riconfermato, proprio perché i partiti non l'hanno sostenuto. Allora perché essere così violenti nelle dichiarazioni contro i partiti, volendo rimanere totalmente distaccati? Mi sembra proprio di aver a che fare con un uomo che vuole primeggiare. I partiti vanno sicuramente riorganizzati e ripensati, però, perché scagliarsi in questa maniera così violenta contro i partiti? Da soli non si va da nessuna parte. E' solo con la forza dei partiti che si può riuscire». Molta delusione anche relativamente al modo di affrontare la decisione sul nuovo ospedale di Ivrea: «Non c'è mai stato alcun confronto politico e, nonostante proprio in questi giorni la decisione sembri vertere sull'area Montefibre, continuerò ad essere convinta che la soluzione che avevo proposto, sulla rifunzionalizzazione delle aree Olivetti, sarebbe stata la soluzione di sintesi migliore, per accontentare sia Ivrea che il resto del Canavese e non mettere gli uni contro gli altri, come sta accadendo ora», ha concluso.
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