Ivrea: Funerale del medico Vincenzo di Benedetto, morto per Covid 19

Martedì 23 febbraio si è svolto presso il Duomo d Ivrea il funerale del medico di famiglia Vincenzo Di Benedetto, 68 anni, morto a causa di complicanze respiratorie, in seguito al contagio da Covid 19. Era stato ricoverato in terapia intensiva agli inizi di dicembre 2020, presso la Clinica Eporediese. Chi scrive lo conosceva da oltre 30 anni poiché proprio negli anni '90 lo aveva avuto come medico di base. Un uomo semplice e mai spocchioso, nonostante l'infinita cultura, appassionato della vita: da buon sagittario, era nato il 16 dicembre del 1952, aveva numerose doti artistiche, tra l'altro, gli piaceva suonare e cantare ed in passato si era esibito anche in qualche locale del Canavese. Enzo Iannaci e Vasco Rossi erano i suoi artisti musicali preferiti. Appassionato di cultura medioevale aveva partecipato, nel 2004, allo Storico Carnevale di Ivrea tra le fila del gruppo storico dei “Credendari”. “Il Magnifico Podestà” era stato questo l'incarico rivestito durante l'evento carnascialesco eporediese ed Enzo, così lo chiamava chi lo conosceva, ne aveva interpretato il ruolo con dignità ed orgoglio, enfatizzando ulteriormente l'importanza della storica figura, all'interno dell'antica manifestazione. Nel suo studio riceveva i pazienti con un sorriso e semplicità, sempre disponibile ad una chiacchierata di conforto. Le persone della mia generazione, sono cresciute acquisendo i valori di comunità, solidarietà e giustizia anche leggendo i fumetti dei primi supereroi come Capitan America, Thor, Spiderman e con i primi cartoni animati messi in onda dalla Rai Tv, all'interno della trasmissione per ragazzi “Super Gulp”. Si trattava di esseri invincibili che, con i loro super poteri riuscivano a salvare l'umanità dell'insidia dei malvagi di turno. Oggi, tra gli adolescenti i fumetti non sono più di moda, soppiantati dai più tecnologici smartphone, porta d'accesso per il web ed i social network. Ed in un mondo dove sembrano essere spariti i punti di riferimento che hanno formato le passate generazioni di adulti, eccoli sono ritornati gli eroi... Non più con una mantello ed un maschera, per identificarsi nel ruolo rendendosi unici, ma con un camice che, al contrario, contraddistingue un'intera categoria, quella spesso bistrattata ma che mette a rischio la propria incolumità, per salvare la vita altrui... Ebbene si, sono proprio loro i nuovi eroi: i medici dal camice bianco splendente... Riposa in pace Enzo... Ricorderò sempre con piacere quelle partite giocate insieme a tennis, negli anni '90, un modo simpatico per far sport insieme in tutta allegria...