Claude Monet alla GAM di Torino: l´artista delle impressioni
16-11-2015 10:11 - CULTURA
Torino, di Giada Verre. Sarà esposta fino al 31 gennaio 2016 presso la galleria GAM di Torino, la mostra dedicata all´artista francese, padre dell´Impressionismo, Claude Monet. L´esposizione, resa possibile grazie alle oltre quaranta opere concesse dal Musée d´Orsay di Parigi, documenta i momenti decisivi del percorso del pittore, mettendo in evidenza alcuni tratti peculiari dell´evoluzione artistica di Monet, legati principalmente ai luoghi in cui visse. Dai suoi studi sulla figura umana di "Déjeuner sur l´herbe" alla rappresentazione della natura e ai contrasti della luce, rese grazie alla tecnica "en plein aire", sperimentata prima dalla "Scuola di Barbizon" e poi ripresa dagli impressionisti e da pittori quali Manet, Renoir, Sisley e Pissarro. Claude Monet, naque nel 1840 a Parigi, ma si trasferì con la famiglia a Le Havre, in Normandia, nel 1845, dove all´età di quindici anni iniziò a disegnare a matita e a carboncino. Fu presso questa fiorente città costiera, antico porto sul canale della manica, che si svolse l´adolescenza di Monet, il quale imprimeva nella propria memoria il colore perlaceo della luce del nord e quello velato e argenteo del ventoso mare normanno; legata al periodo passato a Le Havre è l´opera "La Gazza" dove l´artista sperimenta la rappresentazione della luce sulla neve. La luce, considerata come l´elemento che struttura l´immagine, è peculiare per Monet, che ne studia le varie forme, privilegiando l´atmosfera dell´aurora, caratterizzata da lievi sfumature rosee. Recatosi a Parigi per studiare pittura, conobbe nella capitale artisti come Delacroix, Courbet e Pissarro, e inizia a frequentare i famosi cafè e salons parigini. Monet venne fortemente influenzato dai sui colleghi dell´epoca, ma venne condizionato anche dai pittori olandesi e soprattutto dalle stampe giapponesi, che rappresentarono una costante nella produzione artistica del pittore, alle quali si ispirerà più volte. Trasferitosi a Chailly, nei pressi del bosco di Fontainebleau, cominciò a lavorare all´opera "Déjeuner sur l´herbe", ispirata all´analogo, famoso dipinto di Manet. Il dipinto, che ritrae l´amico Bazille e la giovane fidanzata nella brillantezza della luce solare che avvolge l´intera composizione, non piacque ai colleghi, e Monet lo lasciò incompiuto. La mostra presenta inoltre l´opera "Regata ad Argenteuil" dove l´artista sperimentò, dalla sua barca-atelier sulla Senna, uno dei temi a lui più cari, quello appunto della resa della luce sull´acqua e dei riflessi delle vele, fondendo il fiume e il cielo così da annullare l´orizzonte. Questo è anche il periodo della nascita ufficiale del movimento impressionista, datato 15 aprile 1874, quando, nello studio del fotografo Nadar, in boulevard des Capucines a Parigi, si tenne la mostra collettiva del cosiddetto "gruppo di Batignolles" del quale facevano parte oltre a Claude Monet, artisti quali Cézanne, Degas, Morisot, Renoir, Pissarro e Sisley. Alla mostra venne esposta l´opera di Monet "Impression, soleil levant", quadro che diede il nome al movimento impressionista, a causa della recensione del critico Louis Leroy che, prendendo spunto dal titolo dell´opera, coniò ironicamente il termine impressionismo. Il paesaggio, divenuto, nell´immediata impressione visiva del pittore, un insieme di forme vaghe, dà all´osservatore di quella "impressione" riportata sulla tela un´emozione suggestiva e indefinita. L´artista continuò a perfezionare la tecnica di frazionamento delle pennellate, caratteristica peculiare della pittura impressionista, che utilizzerà per le sue più grandi opere, tra cui la serie di "Ninfee" che il pittore francese dipinse nella sua tenuta a Giverny fino alla morte. Trasferitosi a Vétheuil nel 1878, l´artista ritrae la natura intatta dei paesaggi innevati, combinando la rappresentazione dell´acqua e della neve in un sottile contrasto di luce tra i due elementi, come nell´opera "Effetto di neve a Vétheuil". La mostra presenta anche alcuni dei quadri della più vasta serie delle "Cattedrali di Rouen", dipinte dal 1892 al 1893, dove Monet riproduce i giochi di luce sulla facciata gotica della cattedrale, dipinta più volte nei diversi orari della giornata e dell´anno, per sottolineare le differenze cromatiche tra le singole condizioni atmosferiche, illustrando l´importanza della luce in base alla soggettiva impressione del contemplatore. Centrale della mostra è l´opera "il saggio di figura en plein air; donna con parasole girata verso sinistra" per il quale Monet prese ispirazione dalla modella Suzanne Hoschédé, figlia della seconda moglie Alice. In questi anni l´artista ritrova la passione per i ritratti, abbandonata precedentemente per dedicarsi ai paesaggi; la figura della donna, centrale protagonista del quadro, è contornata da un tripudio di colori, facendo risaltare gli effetti di luce. L´esposizione offre inoltre alcuni quadri che raffigurano i numerosi viaggi dell´artista: i campi di tulipani Olandesi, i paesaggi Bretoni, il monte Kolsas in Norvegia e la rigogliosa vegetazione mediterranea di Bordighera, cara a Monet. La mostra si conclude con il quadro "Il parlamento di Londra" dove il pittore rappresenta un paesaggio completamente immerso nella nebbia: il parlamento britannico, sulle rive del Tamigi, è un´immagine evanescente, che evoca l´edificio, piuttosto che raffigurarlo; l´incendiarsi dell´aria amalgama i diversi elementi del dipinto, che si confondono tra loro, rendendoli appena intuibili. Claude Monet morì il 6 dicembre 1926 a Giverny, dopo aver passato gli ultimi anni della sua vita in una condizione di cecità quasi totale, che non gli impedì però di continuare a dipingere. Padre del movimento impressionista, Monet fu il pittore dei cieli luminosi, delle acque azzurre, dell´impalpabilità instabile dei fenomeni naturali; pittore della luce e del movimento, egli cercò di rappresentare le sue impressioni dinanzi agli effetti più fuggevoli, in una perpetua ricerca del colore, poiché come egli stesso disse: "Il colore è la mia ossessione, la mia gioia e il mio tormento".
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