Ventiduemilanovecentotrentanove firme per salvare oncologia ad Ivrea.
29-05-2015 02:39 - ATTUALITA´

Ivrea (TO), di Desiree´ Gabella. 22939 e´ il numero di firme raccolte fino ad ora in Canavese contro la chiusura del reparto oncologico dell´ospedale di Ivrea. E´ questo il risultato della forte battaglia portata avanti da mesi da Fabrizio Cimmino, Canavesano attualmente alle dipendenze di casa Savoia, divenuto noto in passato per aver partecipato al reality tv "Grande Fratello", ma che, anziché sfruttare questa notorietà per farsi largo nel mondo del gossip, ha scelto umilmente e da privato cittadino di attivarsi per una causa di tutto rispetto: scongiurare la chiusura del reparto oncologico dell´ospedale di Ivrea. Sono mesi che Cimmino cerca di sensibilizzare la popolazione canavesana su questo importantissimo tema, e per farlo si e´ appoggiato sia ai social network che ai media, riuscendo ad ottenere un risultato quasi inaspettato. "Immaginavo una forte attenzione da parte della popolazione, ma il risultato ottenuto ha superato anche le mie aspettative - ha comunicato Fabrizio -. Abbiamo raccolto 22939 firme, che significa che non solo Ivrea, ma l´intero Canavese, si è interessato a questa importante questione". Effettivamente l´intero territorio ha risposto in maniera molto attiva ad una questione così delicata. Le raccolte firme sono veicolate non solo in ospedale, ma addirittura in tante aziende del territorio, nel contesto di festival locali ed in molte realtà del Canavese. Il passaparola ed il ´tam tam´ mediatico hanno fatto si che l´iniziativa si estendesse a macchia d´olio e che si potesse raggiungere questo importante risultato da consegnare nelle mani di Antonio Saitta, attuale assessore alla Sanità della Regione Piemonte, per far si che venisse rivista la decisione di chiudere il reparto di oncologia dell´ospedale eporediese. Ieri questa volontà e´ divenuta realtà, e proprio ad Ivrea, presso il palazzo municipale, in concomitanza con l´incontro ed il confronto dei sindaci del territorio sulla sanità, dove Cimmino ha potuto finalmente consegnare di persona il plico di firme all´Assessore Saitta, al cospetto del sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa. "L´assessore Saitta ha aperto almeno una speranza in noi - ha confermato soddisfatto Cimmino -, non abbiamo ancora una certezza e comunque è possibile che ci sia un ridimensionamento del numero di posti letto del reparto, ma almeno la chiusura sembrerebbe scongiurata". Per chi incrocia il cammino di Fabrizio Cimmino o si trova a parlare con lui e si chiede il motivo di questo forte interesse per questa causa, non può non essere solidale con le sue forti motivazioni ed esperienze personali da cui ha tratto un´energia incredibile ed una sorprendente voglia di amare il prossimo. "Credo fermamente in questo obiettivo che mi sono prefissato, non solo perché purtroppo certe malattie hanno toccato la mia famiglia da vicino, ma anche perché in un periodo in cui si parla spesso di malasanita´, bisognerebbe valorizzare, e non chiudere, i casi opposti di buona sanità. Ormai non c´è persona che non sia venuta a contatto, più o meno direttamente, con malati di cancro - ha affermato Fabrizio -, e chi viene a contatto con questo male si rende conto di quanto certe cose siano importanti per affrontare malattie del genere. Il reparto di oncologia di Ivrea e´ molto importante per l´intero territorio perché accoglie pazienti le cui patologie e rispettive cure sono molto delicate e da trattare in maniera specialistica. Il personale del reparto non è solo competente, ma ha una sensibilità particolare nell´aiutare non solo i malati, ma anche i familiari, sia durante il ricovero ospedaliero che, nei casi terminali, anche a posteriori. Mi è stato fatto notare da alcuni amministratori che anche altri reparti sono importanti e a rischio chiusura, non lo metto in dubbio, ma io non faccio il Ministro di mestiere, piuttosto sono gli stessi amministratori che dovrebbero trovare delle soluzioni".
Dal canto suo l´assessore Antonio Saitta ha commentato su alcuni social network con soddisfazione l´andamento della giornata, "Intensa mattinata ad Ivrea dedicata al confronto con i sindaci del territorio sulla sanità, con particolare attenzione ed approfondimento alla rete di assistenza territoriale che dovrà essere attuata di pari passo con la revisione della rete ospedaliera - ha esordito -. Nessun servizio viene tagliato, ma lavoro per programmare maggiore offerta sui territori, tenendo conto delle necessità locali. Ho anche incontrato la delegazione di chi nel Canavese ha raccolto le firme per l´oncologia, ai quali ho ribadito che i cittadini non rischiano di perdere nulla: l´organizzazione e l´assegnazione dei posti letto verrà definita negli atti aziendali nel rispetto di una analisi regionale completa". Con l´impegno di Fabrizio Cimmino e le parole dell´assessore Antonio Saitta, parrebbe dunque scongiurato il rischio chiusura, ma bisognerà attendere di averne effettiva conferma e sperare che l´assessore ottemperi all´impegno preso non solamente per assicurarsi un bacino di elettori, ma soprattutto nella speranza che il buonsenso prevalga su qualsiasi altro interesse. Quel che è certo, e che i Canavesani hanno voluto sottolineare con le loro firme, e´ che con la vita umana non si scherza e che, in certi casi, certe scelte, potrebbero realmente costare molto caro per chi è costretto a subirle senza poter fare nulla. Perché l´umanità ha bisogno soprattutto di umanità.
Dal canto suo l´assessore Antonio Saitta ha commentato su alcuni social network con soddisfazione l´andamento della giornata, "Intensa mattinata ad Ivrea dedicata al confronto con i sindaci del territorio sulla sanità, con particolare attenzione ed approfondimento alla rete di assistenza territoriale che dovrà essere attuata di pari passo con la revisione della rete ospedaliera - ha esordito -. Nessun servizio viene tagliato, ma lavoro per programmare maggiore offerta sui territori, tenendo conto delle necessità locali. Ho anche incontrato la delegazione di chi nel Canavese ha raccolto le firme per l´oncologia, ai quali ho ribadito che i cittadini non rischiano di perdere nulla: l´organizzazione e l´assegnazione dei posti letto verrà definita negli atti aziendali nel rispetto di una analisi regionale completa". Con l´impegno di Fabrizio Cimmino e le parole dell´assessore Antonio Saitta, parrebbe dunque scongiurato il rischio chiusura, ma bisognerà attendere di averne effettiva conferma e sperare che l´assessore ottemperi all´impegno preso non solamente per assicurarsi un bacino di elettori, ma soprattutto nella speranza che il buonsenso prevalga su qualsiasi altro interesse. Quel che è certo, e che i Canavesani hanno voluto sottolineare con le loro firme, e´ che con la vita umana non si scherza e che, in certi casi, certe scelte, potrebbero realmente costare molto caro per chi è costretto a subirle senza poter fare nulla. Perché l´umanità ha bisogno soprattutto di umanità.
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