Rimborsi SMAT. Scarichi non depurati in Dora.
03-05-2016 16:02 - COMUNICATI STAMPA - Riceviamo e Pubblichiamo
Ivrea, comunicato stampa. Riceviamo e pubblichiamo, di Pierre Blasotta. La lista Ivrea 5 Stelle è impegnata per promuovere iniziative politiche a favore dell´ambiente e delle persone. Nel settembre del 2013 presentammo una mozione, approvata in Consiglio Comunale, che impegnava il Sindaco e la Giunta a divulgare una mappa della rete fognaria di Ivrea al fine di permettere ai residenti di verificare, con facilità, se le loro abitazioni fossero allacciate al depuratore o meno. Com´è noto la sentenza della Corte Costituzionale (n.335/2008) ha stabilito che coloro che non utilizzano la depurazione non la devono pagare ed hanno diritto ad un rimborso retroattivo delle quote di depurazione ingiustamente versate negli anni. Stiamo parlando di una cifra considerevole considerato che la depurazione incide per circa il 40% sulla bolletta dell´acqua. Ad Ivrea la SMAT S.p.A. ha provveduto a restituire la quota depurazione a coloro che, avendone diritto, ne avevano a suo tempo fatto richiesta, ma, considerato che circa un terzo della città scarica i propri liquami direttamente in Dora, centinaia di utenti devono ancora richiedere e ottenere il rimborso. Molti cittadini non sono informati e di questo possiamo essere grati alla Giunta che volutamente non ha reso operativa la mozione che chiedeva indicazioni chiare e facilmente consultabili per il cittadino, evidentemente al Governo cittadino stanno più a cuore le sorti economiche della SMAT che la giustizia dovuta alla cittadinanza. Durante questa legislatura ci siamo resi conto che gli impegni assunti in Consiglio da questa Amministrazione sono puntualmente disattesi, a nulla valgono le interrogazioni volte a sollecitare l´attuazione delle decisioni votate a maggioranza in Consiglio Comunale.
Non soddisfatti dalla situazione abbiamo deciso di chiedere le planimetrie del sistema fognario al Comune. Parimenti abbiamo rivolto la stessa richiesta alla SMAT per avere copia di mappe più aggiornate in loro possesso. Dopo una serie di resistenze e un notevole ritardo, i documenti richiesti ci sono stati inviati. Un dato curioso degno di nota è il fatto che la planimetria della SMAT evita accuratamente di segnare la posizione degli scarichi mentre in quella del Comune sono ben visibili e riscontrabili sul territorio.
Pazientemente con la ricostruzione delle due planimetrie e con opportuni sopralluoghi siamo arrivati ad elaborare una nostra mappa di facile consultazione per gli utenti, dove abbiamo suddiviso il territorio di Ivrea in tre zone distinte. La prima area di colore rosso indica la superficie non servita da depurazione, la seconda, gialla, indica le zone di dubbio allacciamento e la terza, in verde, quelle che sono collegate al depuratore. Abbiamo deciso di "dare attuazione" alla mozione approvata pubblicando sul sito www.ivrea5stelle.it la mappa divisa in aree da noi elaborata, qui i cittadini potranno facilmente rendersi conto in quale area risiedono e di conseguenza decidere in merito alla richiesta di rimborso. Chiediamo di rivolgersi agli Uffici Comunali o alla SMAT per avere conferma di ciò che abbiamo pubblicato, solo tali uffici hanno la competenza e i documenti per stabilire in modo certo la reale situazione. Sul sito è scaricabile il modulo per richiedere il rimborso.
Pensiamo che la SMAT, essendo in possesso di denaro versato erroneamente, dovrebbe favorirne la restituzione comunicando direttamente con i singoli utenti aventi diritto al rimborso, ciò semplificherebbe in modo risolutivo la brutta "questione".
Il lavoro svolto per ricostruire la situazione della depurazione ad Ivrea ha evidenziato una situazione incredibile ed inaccettabile, più di un terzo del territorio comunale scarica i propri liquami direttamente in Dora, questi scarichi illegittimi, da noi schedati e fotografati, mostrano incuria e realtà di inquinamento dei terreni adiacenti al fiume, una situazione pericolosa per la salute pubblica che abbiamo segnalato all´Arpa e al Servizio Sanitario.
Nella mappa che abbiamo realizzato sono evidenziati gli scarichi e gli scolmatori fotografati in giornate in assenza di pioggia.
Il lavoro dimostra che ci sono molti scarichi attivi, spesso gravemente deteriorati, che confluiscono il liquame direttamente in Dora Baltea o in canali aperti, pericolosi per persone, animali e terreni, che seguendo le pendenze affluiscono al fiume. Siamo stupiti del degrado di tali manufatti e per il loro stato di abbandono. Rimaniamo attoniti nell´apprendere che gli scarichi sul suolo e sui corpi idrici siano quasi irraggiungibili e quindi di dubbio monitoraggio da parte di Enti preposti al controllo (D.Lgs 152/2006 titolo III capo I). Siamo oltremodo indignati nel constatare che le acque dello scolmatore del lago San Michele confluiscono nella rete fognaria comunale per essere successivamente depurate dall´impianto di Torre Balfredo. Ci chiediamo quale sia la logica di questa situazione e quale relazione ci sia tra la depurazione dell´acqua del lago, in questo periodo fortemente inquinata e il pessimo funzionamento del depuratore che negli ultimi anni per ben 5 volte ha mostrato di non lavorare adeguatamente avendo "liquidi" in uscita con valori fuori legge come ripetutamente notificato dalle autorità ai gestori. ( Provvedimenti di diffida del Dirigente del Servizio Risorse Idriche: settembre 2013, dicembre 2013, maggio 2014, luglio 2014, aprile 2015)
Vi chiediamo di sfogliare le fotografie e la localizzazione degli scarichi riportate sul nostro sito per prendere atto dello stato attuale della rete.
Riteniamo che l´attuale Amministrazione e quelle che l´hanno preceduta abbiano gravi responsabilità per la situazione di pericolo e per l´ inquinamento del fiume e dei terreni agricoli, sono mancate azioni politiche concrete capaci di proteggere la salute pubblica e l´ambiente.
Non soddisfatti dalla situazione abbiamo deciso di chiedere le planimetrie del sistema fognario al Comune. Parimenti abbiamo rivolto la stessa richiesta alla SMAT per avere copia di mappe più aggiornate in loro possesso. Dopo una serie di resistenze e un notevole ritardo, i documenti richiesti ci sono stati inviati. Un dato curioso degno di nota è il fatto che la planimetria della SMAT evita accuratamente di segnare la posizione degli scarichi mentre in quella del Comune sono ben visibili e riscontrabili sul territorio.
Pazientemente con la ricostruzione delle due planimetrie e con opportuni sopralluoghi siamo arrivati ad elaborare una nostra mappa di facile consultazione per gli utenti, dove abbiamo suddiviso il territorio di Ivrea in tre zone distinte. La prima area di colore rosso indica la superficie non servita da depurazione, la seconda, gialla, indica le zone di dubbio allacciamento e la terza, in verde, quelle che sono collegate al depuratore. Abbiamo deciso di "dare attuazione" alla mozione approvata pubblicando sul sito www.ivrea5stelle.it la mappa divisa in aree da noi elaborata, qui i cittadini potranno facilmente rendersi conto in quale area risiedono e di conseguenza decidere in merito alla richiesta di rimborso. Chiediamo di rivolgersi agli Uffici Comunali o alla SMAT per avere conferma di ciò che abbiamo pubblicato, solo tali uffici hanno la competenza e i documenti per stabilire in modo certo la reale situazione. Sul sito è scaricabile il modulo per richiedere il rimborso.
Pensiamo che la SMAT, essendo in possesso di denaro versato erroneamente, dovrebbe favorirne la restituzione comunicando direttamente con i singoli utenti aventi diritto al rimborso, ciò semplificherebbe in modo risolutivo la brutta "questione".
Il lavoro svolto per ricostruire la situazione della depurazione ad Ivrea ha evidenziato una situazione incredibile ed inaccettabile, più di un terzo del territorio comunale scarica i propri liquami direttamente in Dora, questi scarichi illegittimi, da noi schedati e fotografati, mostrano incuria e realtà di inquinamento dei terreni adiacenti al fiume, una situazione pericolosa per la salute pubblica che abbiamo segnalato all´Arpa e al Servizio Sanitario.
Nella mappa che abbiamo realizzato sono evidenziati gli scarichi e gli scolmatori fotografati in giornate in assenza di pioggia.
Il lavoro dimostra che ci sono molti scarichi attivi, spesso gravemente deteriorati, che confluiscono il liquame direttamente in Dora Baltea o in canali aperti, pericolosi per persone, animali e terreni, che seguendo le pendenze affluiscono al fiume. Siamo stupiti del degrado di tali manufatti e per il loro stato di abbandono. Rimaniamo attoniti nell´apprendere che gli scarichi sul suolo e sui corpi idrici siano quasi irraggiungibili e quindi di dubbio monitoraggio da parte di Enti preposti al controllo (D.Lgs 152/2006 titolo III capo I). Siamo oltremodo indignati nel constatare che le acque dello scolmatore del lago San Michele confluiscono nella rete fognaria comunale per essere successivamente depurate dall´impianto di Torre Balfredo. Ci chiediamo quale sia la logica di questa situazione e quale relazione ci sia tra la depurazione dell´acqua del lago, in questo periodo fortemente inquinata e il pessimo funzionamento del depuratore che negli ultimi anni per ben 5 volte ha mostrato di non lavorare adeguatamente avendo "liquidi" in uscita con valori fuori legge come ripetutamente notificato dalle autorità ai gestori. ( Provvedimenti di diffida del Dirigente del Servizio Risorse Idriche: settembre 2013, dicembre 2013, maggio 2014, luglio 2014, aprile 2015)
Vi chiediamo di sfogliare le fotografie e la localizzazione degli scarichi riportate sul nostro sito per prendere atto dello stato attuale della rete.
Riteniamo che l´attuale Amministrazione e quelle che l´hanno preceduta abbiano gravi responsabilità per la situazione di pericolo e per l´ inquinamento del fiume e dei terreni agricoli, sono mancate azioni politiche concrete capaci di proteggere la salute pubblica e l´ambiente.
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