Lutto a Ivrea per la morte di mons Luigi Bettazzi vescovo emerito
17-07-2023 03:46 - CRONACA
Ivrea (TO), di Désirée Gabella.
(Link video facebook: https://www.facebook.com/teleivreacanavese/videos/6332732976770582)
A dispetto del suo quasi secolo di vita, che avrebbe festeggiato il 26 novembre, è stato fino all'ultimo lucidissimo e continuava a partecipare spesso e volentieri ad importanti manifestazioni pro pace. Nato a Treviso nel 1923, fu nominato vescovo il 10 agosto 1963 da Papa Paolo VI ed il 4 ottobre successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Petronio a Bologna, dal cardinale Giacomo Lercaro. Partecipò a tre sessioni del Concilio Vaticano II e fu l'unico vescovo italiano ad averne preso parte. Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, fu
Con la sua dipartita del 16 luglio, l'intero Canavese, ma non solo, perde un pezzo di storia, un uomo di chiesa che aveva saputo abbracciare chiunque, fedeli e non, ed un cittadino che continuava ad essere attento all'intera comunità. Per questo il Comune di Ivrea ha deciso di proclamare il lutto cittadino martedì 18 luglio, in concomitanza della celebrazione delle sue esequie, ricordando: «Ultimo testimone del Concilio Vaticano II, Mons. Bettazzi nei suoi lunghi anni di episcopato a Ivrea, ha contribuito in modo significativo a costruire nella nostra comunità la cultura della pace e della giustizia, dell'apertura agli ultimi, agli esclusi, agli stranieri, incarnando una visione di Chiesa aperta al mondo e schierata con i più deboli. L'Amministrazione, a nome di tutta la città, lo ringrazia per la sua testimonianza coraggiosa e coerente e si impegna a tenere vivi i suoi ideali e la sua visione. Interpretando il sentimento di profondo cordoglio dell'intera cittadinanza, l'Amministrazione proclama il lutto cittadino per martedì 18 luglio 2023, giorno di svolgimento del funerale e l'esposizione a mezz'asta della bandiera comunale».
La camera ardente sarà allestita presso il Duomo della città di Ivrea dalle ore 9:00 alle ore 19:00 di lunedì 17 luglio.
Ivrea si appresta a dare l'ultimo saluto a mons. Luigi Bettazzi,
suo vescovo emerito, scomparso all'età di 99 anni nella notte tra sabato 15 e domenica 16 luglio. A preannunciare la sua imminente dipartita è stato l'attuale vescovo cittadino, mons. Edoardo Aldo Cerrato, che, nella giornata di sabato 15, aveva diffuso un breve messaggio: «Accompagniamo mons.Bettazzi che si sta avviando lucidamente al tramonto terreno. La nostra preghiera lo sostenga. + Edoardo». Poi, domenica 16, la notizia del decesso, divulgata in primis dal giornale diocesano, e poi sparsa a macchia d'olio attraverso i social network. Anche moltissimi privati cittadini hanno voluto raccontare un proprio ricordo con mons. Bettazzi, compresa la nostra redazione, che l'aveva incontrato l'ultima volta il 7 maggio, in piazza di Città, in occasione della «Staffetta dell'umanità e della pace, da Aosta a Lampedusa
», che ha fatto tappa ad Ivrea, dove si è creato un presidio davanti alla piazza del Municipio ed ha visto la partecipazione di tanta gente, tra cui proprio il nostro vescovo emerito. «Da sempre sono per la non violenza – aveva esordito in quell'occasione – Questo non vuol dire accettare la violenza degli oppressori. Bisogna tener presente 3 cose: la prima è che noi abbiamo tutti la mentalità violenta, che alle armi si risponde con le armi, invece no, bisogna creare la mentalità non violenta; secondo, bisogna impegnarsi davvero nella diplomazia, pensate che l'Europa ha fatto il primo atto diplomatico per la guerra in Ucraina dopo 60 giorni; la terza è la interposizione, cioè dei volontari che vadano in mezzo. E' difficile, perché toccherebbe all'ONU, ma ha il veto delle grandi potenze. Quindi, non dimentichiamo queste 3 cose, perché solo così si può arrivare al cammino della pace. Vi ringrazio e chiedo scusa, perché ormai sono quasi un vescovo secolare».(Link video facebook: https://www.facebook.com/teleivreacanavese/videos/6332732976770582)
A dispetto del suo quasi secolo di vita, che avrebbe festeggiato il 26 novembre, è stato fino all'ultimo lucidissimo e continuava a partecipare spesso e volentieri ad importanti manifestazioni pro pace. Nato a Treviso nel 1923, fu nominato vescovo il 10 agosto 1963 da Papa Paolo VI ed il 4 ottobre successivo ricevette l'ordinazione episcopale, nella basilica di San Petronio a Bologna, dal cardinale Giacomo Lercaro. Partecipò a tre sessioni del Concilio Vaticano II e fu l'unico vescovo italiano ad averne preso parte. Al termine del Concilio, il 26 novembre 1966, fu
nominato vescovo di Ivrea dal Papa, succedendo a mons. Albino Mensa.
Nel 1968 fu nominato presidente nazionale di Pax Christi,
movimento cattolico internazionale per la pace, e nel 1978 fino al 1985 ne diventò il presidente internazionale, vincendo per meriti il Premio Internazionale dell'Unesco per l'Educazione alla Pace. Fu anche una delle figure di riferimento per il dialogo con i non credenti e per il movimento pacifista. Nel 1978, chiese alla Curia romana di potersi offrire prigioniero in cambio del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, ma la richiesta fu respinta. Diventò celebre per lo scambio di lettere col segretario delPartito Comunista Enrico Berlinguer,
per cui fu criticato. Fece anche avere, nel 1979, aCarlo De Benedetti, una lettera pubblicata sul settimanale diocesano
« Risveglio Popolare», in cui «riteneva inaccettabile la decisione di ridurre il personale per aumentare la produttività dell'impresa e mettere in salvo i conti». Sostenne con fermezza l'obiezione di coscienza. Lasciò la diocesi di Ivrea nel 1992, per sopraggiunti limiti d'età, e prese il suo posto mons. Arrigo Miglio, mentre lui, da vescovo emerito, si trasferì nel castello di Albiano, residenza estiva dei vescovi di Ivrea. Si dichiarò apertamente favorevoli alle unioni civili, riconoscendo, durante il governo Prodi, alle coppie omosessuali un fondamento d'amore equiparato a quelle etero.Fu presidente del Centro Studi Economico Sociali di Pax Christi
Italia e si impegnò nell'attività di conferenziere in diverse regioni d'Italia. Divenne anche noto, su molte testate, per aver pronosticato, circa un anno prima,la rinuncia di Papa Benedetto XVI.
Con la sua dipartita del 16 luglio, l'intero Canavese, ma non solo, perde un pezzo di storia, un uomo di chiesa che aveva saputo abbracciare chiunque, fedeli e non, ed un cittadino che continuava ad essere attento all'intera comunità. Per questo il Comune di Ivrea ha deciso di proclamare il lutto cittadino martedì 18 luglio, in concomitanza della celebrazione delle sue esequie, ricordando: «Ultimo testimone del Concilio Vaticano II, Mons. Bettazzi nei suoi lunghi anni di episcopato a Ivrea, ha contribuito in modo significativo a costruire nella nostra comunità la cultura della pace e della giustizia, dell'apertura agli ultimi, agli esclusi, agli stranieri, incarnando una visione di Chiesa aperta al mondo e schierata con i più deboli. L'Amministrazione, a nome di tutta la città, lo ringrazia per la sua testimonianza coraggiosa e coerente e si impegna a tenere vivi i suoi ideali e la sua visione. Interpretando il sentimento di profondo cordoglio dell'intera cittadinanza, l'Amministrazione proclama il lutto cittadino per martedì 18 luglio 2023, giorno di svolgimento del funerale e l'esposizione a mezz'asta della bandiera comunale».
La camera ardente sarà allestita presso il Duomo della città di Ivrea dalle ore 9:00 alle ore 19:00 di lunedì 17 luglio.
Il S. Rosario sarà recitato lunedì 17 luglio alle ore 20:30, presso il Duomo.
Il funerale avrà luogo martedì 18 luglio alle ore 15:30, presso il Duomo.
Dopo le esequie, Mons. Luigi Bettazzi sarà tumulato all'interno del Duomo di Ivrea.
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