Lo Storico Carnevale di Ivrea, l´evento sempre più della cricca e sempre meno dei cittadini...
13-02-2015 01:26 - CARNEVALE
Ivrea (TO) di Andrea Atzei. Una premessa per chi ancora non conoscesse TIC WEB TV: Tele Ivrea Canavese è una realtà dei media di Ivrea nata ormai 4 anni fa, con i suoi collaboratori svolge la sua opera nel territorio Canavesano. E´ composta da professionisti provenienti da altri media locali, carta stampata e TV, che per colpa della crisi hanno dovuto tagliare le collaborazioni. Nata con lo scopo di raccontare e promuovere il Canavese, con articoli e video, ha svolto la funzione di archivio storico degli eventi svoltisi ad Ivrea dal 2010 sino ad oggi, e tutto ciò, senza ricevere sovvenzioni da enti o istituzioni, ma autofinanziandosi.
Fatta questa premessa "necessaria" per ciò che andremo a raccontarvi, anche quest´anno, come ormai di consuetudine, ci siamo attrezzati per seguire per l´ennesima volta lo Storico Carnevale di Ivrea, con la stessa passione e partecipazione di sempre. Per qualcuno di noi ormai sono quasi venti anni di presenza, per i media, alla storica manifestazione. A questo punto alcuni di voi si staranno chiedendo il perché di tutto questo preambolo, bene, dopo anni di presenza all´evento, quest´anno TIC è stata boicottata dalla Fondazione, che ha deciso, nonostante Tele Ivrea Canavese sia l´unica TV dell´eporediese, di non permettere l´accesso, ai suoi operatori, nelle stanze dove si svolgono e si compiranno le varie cerimonie storiche. Ciò, nonostante i vari responsabili: Giampiero Frigo, Barbara Bellardi e Gabriella Gianotti, ci conoscano personalmente sin dalla nascita della Fondazione. E´ di oggi l´ennesimo episodio discriminatorio, alla cerimonia con gli Abbà che, come da storico cerimoniale, si svolge presso i locali della curia vescovile. Ma veniamo ai fatti, arrivati all´ingresso del portone, Désirée Gabella ed il sottoscritto, Andrea Atzei, dopo aver salutato i volontari della Fondazione che ormai ci conoscono, e i quali a dir il vero, sono sempre simpatici e gentili, ci siamo diretti verso l´ingresso principale della Curia, dove un collaboratore del Vescovo di Ivrea stava impedendo a Gabriella Gianotti di entrare nel cortile di pertinenza dell´Arcivescovado. Nonostante le proteste della Gianotti, che continuava a ricordare il suo fondamentale ruolo ricoperto nella fondazione, il prelato le ha impedito di fatto l´accesso. Ora tocca anche noi? mi venne subito in mente... ebbene si, lo stesso trattamento ci è stato riservato dal sacerdote, che nonostante la missione e la tonaca indossata, ha ostentato decisione e severità... se non che dall´interno del cortile vescovile abbiamo udito una voce che detto: " Sono i miei cari amici di Tele Ivrea, falli entrare" era la voce del Vescovo Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, che con un tono garbato ma perentorio ordinava un lascia passare per Désirée Gabella ed il sottoscritto. Una volta dentro il cortile e dopo aver salutato con enfasi Monsignor Cerrato che ci ha accolto con i soliti abbracci, ci siamo distratti, in attesa dell´arrivo dello storico corteo, salutando alcune persone che purtroppo si incontrano ormai solo più in queste occasioni, una su tutte Dirce Levi, ex direttore della Sentinella del Canavese. Nel frattempo con l´arrivo di Giampiero Frigo, un altro dei responsabili della Fondazione, finalmente anche la Gianotti è riuscita ad entrare nel cortile, e quasi con fare rancoroso ci ha indicato a Frigo come se noi fossimo stati responsabili della sua disavventura. Nel frattempo, accompagnato dal tradizionale suono dei Pifferi, sopraggiunge il Generale, che dopo i saluti di rito con il Vescovo si dirige verso i locali per il cerimoniale con gli Abbà. Seguendo i Pifferi ed il Corteo Storico e preceduti dagli altri colleghi della stampa ci siamo messi in coda. Qui la sorpresa, Giampiero Frigo, posizionato sulle scale come all´ingresso di una discoteca che, dopo averci fatto aspettare più del necessario per far entrare amici e parenti, ci guarda e ci chiede, con tono da buttafuori di un locale notturno: " Avete gli accrediti?" Désirée stupita risponde: "Ma Giampiero siamo sempre noi ci conosci, è da un po´ di anni che seguiamo lo Storico Carnevale" e Frigo risponde: " Ah no senza pass non entrate"...
Premesso che il succitato responsabile ha fatto entrare chiunque, anche Robertino, un ragazzo disabile che da qualche anno segue la cerimonia, insomma Frigo ci conosce da quando faceva il Sostituto Gran Cancelliere, ormai 4/5 anni fa... Ovviamente a seguito di questo incomprensibile modo di fare si è accesa una discussione, poiché dopo anni di video-servizi e articoli scritti per varie testate giornalistiche, non abbiamo capito questo atteggiamento, e ci siamo sentiti trattati al pari dei turisti che capitino ad Ivrea senza neanche sapere di che cosa si parlando . Secondo noi, e questa non è solo la nostra opinione ma è anche quella di molti colleghi che hanno assistito al fatto, e ci hanno dimostrato la loro solidarietà, non è un modo di fare consono ad una Fondazione organizzatrice di un evento POPOLARE ed importante come questo. Inoltre chissà cosa si potranno ancora inventare, i suddetti responsabili, dopo aver stravolto il cerimoniale storico, e spostato i fuochi artificiali dal sabato sera alla domenica, e aver introdotto il pagamento di un biglietto d´accesso alla città al costo di 5 euro, successivamente aumentato ad 8, per i non residenti ad Ivrea per la domenica di tiro. Sarà una buona scelta il ticket di ingresso alla città? Imposto proprio in un periodo storico nel quale il Canavese viene classificato, presso la Camera di Commercio di Torino, come area depressa, scelta questa che potrebbe limitare gli arrivi del tanto decantato turismo a corto raggio. Forse potrebbe essere giustificato, il pagamento del ticket di ingresso, in cambio di un servizio o di un gadget offerto in dono ai visitatori, ad esempio il berretto frigio accompagnato, magari, da una guida storico-turistica che indichi i servizi e le peculiarità del centro città, e per insegnare e trasmettere una tradizione popolare ai turisti, ai quali fare conoscere i luoghi più interessanti di Ivrea, e sperando che ritornino. Probabilmente però la "Fondazione" non ha in mente di promuovere attraverso i media il nostro Storico Carnevale, ma ha uno scopo poco nobile quanto fine a se stesso, ovvero rendere l´evento fruibile a pochi, un giocattolo gestito da una lobby che si sente elitaria, solo per il semplice fatto di ricoprire un ruolo di rilievo, nonostante potrebbe essergli stato assegnato non per specifiche competenze possedute, manageriali o nell´ambito della comunicazione, ma semplicemente perché si conosce o si è amici o parenti di... Il mondo del lavoro mi ha insegnato che le persone che si auto referenziano scrivendo su curriculum vitae pubblicati qua e la, esperti di, oppure professionisti del, senza citare realtà imprenditoriali con le quali si ha collaborato, ebbene, quelle persone probabilmente non hanno nulla da scrivere...
Dopo questo articolo che è stato più un racconto che la cronaca di un evento, auguro un buon carnevale a tutti gli utenti del web, eporediesi e non, perché carnevale dovrebbe essere un momento di festa e di divertimento per tutti, uno dei pochi momenti nei quali ci si dovrebbe divertire senza pagare neanche un euro...
Le nostre telecamere nei prossimi giorni continueranno a catturare i momenti più belli della manifestazione carnascialesca eporediese, e scusateci se, a differenza degli anni passati, non riusciremo ad essere nei luoghi dove la "Fondazione" ci negherà l´accesso, cercheremo comunque di essere presenti nelle piazze di tiro per raccontarvi, con la solita passione di sempre, un carnevale appassionante, che deve la propria bellezza alla passione messa in atto dagli attori principali di questo fantastico spettacolo, la Mugnaia, il Generale, lo Stato Maggiore, le Vivandiere, i Pifferi, gli Alfieri, gli Aranceri, insomma tutte quelle persone che oltre a non guadagnare un euro, anzi spendendo cifre importanti, danno vita a quell´evento riconosciuto in tutto il mondo come unico, ovvero: LO STORICO CARNEVALE DI IVREA
Fatta questa premessa "necessaria" per ciò che andremo a raccontarvi, anche quest´anno, come ormai di consuetudine, ci siamo attrezzati per seguire per l´ennesima volta lo Storico Carnevale di Ivrea, con la stessa passione e partecipazione di sempre. Per qualcuno di noi ormai sono quasi venti anni di presenza, per i media, alla storica manifestazione. A questo punto alcuni di voi si staranno chiedendo il perché di tutto questo preambolo, bene, dopo anni di presenza all´evento, quest´anno TIC è stata boicottata dalla Fondazione, che ha deciso, nonostante Tele Ivrea Canavese sia l´unica TV dell´eporediese, di non permettere l´accesso, ai suoi operatori, nelle stanze dove si svolgono e si compiranno le varie cerimonie storiche. Ciò, nonostante i vari responsabili: Giampiero Frigo, Barbara Bellardi e Gabriella Gianotti, ci conoscano personalmente sin dalla nascita della Fondazione. E´ di oggi l´ennesimo episodio discriminatorio, alla cerimonia con gli Abbà che, come da storico cerimoniale, si svolge presso i locali della curia vescovile. Ma veniamo ai fatti, arrivati all´ingresso del portone, Désirée Gabella ed il sottoscritto, Andrea Atzei, dopo aver salutato i volontari della Fondazione che ormai ci conoscono, e i quali a dir il vero, sono sempre simpatici e gentili, ci siamo diretti verso l´ingresso principale della Curia, dove un collaboratore del Vescovo di Ivrea stava impedendo a Gabriella Gianotti di entrare nel cortile di pertinenza dell´Arcivescovado. Nonostante le proteste della Gianotti, che continuava a ricordare il suo fondamentale ruolo ricoperto nella fondazione, il prelato le ha impedito di fatto l´accesso. Ora tocca anche noi? mi venne subito in mente... ebbene si, lo stesso trattamento ci è stato riservato dal sacerdote, che nonostante la missione e la tonaca indossata, ha ostentato decisione e severità... se non che dall´interno del cortile vescovile abbiamo udito una voce che detto: " Sono i miei cari amici di Tele Ivrea, falli entrare" era la voce del Vescovo Monsignor Edoardo Aldo Cerrato, che con un tono garbato ma perentorio ordinava un lascia passare per Désirée Gabella ed il sottoscritto. Una volta dentro il cortile e dopo aver salutato con enfasi Monsignor Cerrato che ci ha accolto con i soliti abbracci, ci siamo distratti, in attesa dell´arrivo dello storico corteo, salutando alcune persone che purtroppo si incontrano ormai solo più in queste occasioni, una su tutte Dirce Levi, ex direttore della Sentinella del Canavese. Nel frattempo con l´arrivo di Giampiero Frigo, un altro dei responsabili della Fondazione, finalmente anche la Gianotti è riuscita ad entrare nel cortile, e quasi con fare rancoroso ci ha indicato a Frigo come se noi fossimo stati responsabili della sua disavventura. Nel frattempo, accompagnato dal tradizionale suono dei Pifferi, sopraggiunge il Generale, che dopo i saluti di rito con il Vescovo si dirige verso i locali per il cerimoniale con gli Abbà. Seguendo i Pifferi ed il Corteo Storico e preceduti dagli altri colleghi della stampa ci siamo messi in coda. Qui la sorpresa, Giampiero Frigo, posizionato sulle scale come all´ingresso di una discoteca che, dopo averci fatto aspettare più del necessario per far entrare amici e parenti, ci guarda e ci chiede, con tono da buttafuori di un locale notturno: " Avete gli accrediti?" Désirée stupita risponde: "Ma Giampiero siamo sempre noi ci conosci, è da un po´ di anni che seguiamo lo Storico Carnevale" e Frigo risponde: " Ah no senza pass non entrate"...
Premesso che il succitato responsabile ha fatto entrare chiunque, anche Robertino, un ragazzo disabile che da qualche anno segue la cerimonia, insomma Frigo ci conosce da quando faceva il Sostituto Gran Cancelliere, ormai 4/5 anni fa... Ovviamente a seguito di questo incomprensibile modo di fare si è accesa una discussione, poiché dopo anni di video-servizi e articoli scritti per varie testate giornalistiche, non abbiamo capito questo atteggiamento, e ci siamo sentiti trattati al pari dei turisti che capitino ad Ivrea senza neanche sapere di che cosa si parlando . Secondo noi, e questa non è solo la nostra opinione ma è anche quella di molti colleghi che hanno assistito al fatto, e ci hanno dimostrato la loro solidarietà, non è un modo di fare consono ad una Fondazione organizzatrice di un evento POPOLARE ed importante come questo. Inoltre chissà cosa si potranno ancora inventare, i suddetti responsabili, dopo aver stravolto il cerimoniale storico, e spostato i fuochi artificiali dal sabato sera alla domenica, e aver introdotto il pagamento di un biglietto d´accesso alla città al costo di 5 euro, successivamente aumentato ad 8, per i non residenti ad Ivrea per la domenica di tiro. Sarà una buona scelta il ticket di ingresso alla città? Imposto proprio in un periodo storico nel quale il Canavese viene classificato, presso la Camera di Commercio di Torino, come area depressa, scelta questa che potrebbe limitare gli arrivi del tanto decantato turismo a corto raggio. Forse potrebbe essere giustificato, il pagamento del ticket di ingresso, in cambio di un servizio o di un gadget offerto in dono ai visitatori, ad esempio il berretto frigio accompagnato, magari, da una guida storico-turistica che indichi i servizi e le peculiarità del centro città, e per insegnare e trasmettere una tradizione popolare ai turisti, ai quali fare conoscere i luoghi più interessanti di Ivrea, e sperando che ritornino. Probabilmente però la "Fondazione" non ha in mente di promuovere attraverso i media il nostro Storico Carnevale, ma ha uno scopo poco nobile quanto fine a se stesso, ovvero rendere l´evento fruibile a pochi, un giocattolo gestito da una lobby che si sente elitaria, solo per il semplice fatto di ricoprire un ruolo di rilievo, nonostante potrebbe essergli stato assegnato non per specifiche competenze possedute, manageriali o nell´ambito della comunicazione, ma semplicemente perché si conosce o si è amici o parenti di... Il mondo del lavoro mi ha insegnato che le persone che si auto referenziano scrivendo su curriculum vitae pubblicati qua e la, esperti di, oppure professionisti del, senza citare realtà imprenditoriali con le quali si ha collaborato, ebbene, quelle persone probabilmente non hanno nulla da scrivere...
Dopo questo articolo che è stato più un racconto che la cronaca di un evento, auguro un buon carnevale a tutti gli utenti del web, eporediesi e non, perché carnevale dovrebbe essere un momento di festa e di divertimento per tutti, uno dei pochi momenti nei quali ci si dovrebbe divertire senza pagare neanche un euro...
Le nostre telecamere nei prossimi giorni continueranno a catturare i momenti più belli della manifestazione carnascialesca eporediese, e scusateci se, a differenza degli anni passati, non riusciremo ad essere nei luoghi dove la "Fondazione" ci negherà l´accesso, cercheremo comunque di essere presenti nelle piazze di tiro per raccontarvi, con la solita passione di sempre, un carnevale appassionante, che deve la propria bellezza alla passione messa in atto dagli attori principali di questo fantastico spettacolo, la Mugnaia, il Generale, lo Stato Maggiore, le Vivandiere, i Pifferi, gli Alfieri, gli Aranceri, insomma tutte quelle persone che oltre a non guadagnare un euro, anzi spendendo cifre importanti, danno vita a quell´evento riconosciuto in tutto il mondo come unico, ovvero: LO STORICO CARNEVALE DI IVREA
[]
[]
[]
[]
[]
[]