Passerella, Ciclabile, Rotonda e Panchine, di chi è la colpa?
27-04-2023 00:30 - ATTUALITA´
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Ivrea(TO) di Andrea Atzei. Per le problematiche create dal
Ponte “La Passerella, Natale Capellaro”,
la nuova “Pista Ciclabile” di corso Massimo D'Azeglio e la rotonda di Porta Vercelli è giusto criticare l'attuale amministrazione? O forse le critiche andrebbero mosse ad altri amministratori di un recente passato? A questa domanda molto spesso non è stata data risposta e nonostante le polemiche, nel corso degli anni, siano state tante e ripetitive, nulla è cambiato. Ma iniziamo a parlare delle opere eseguite per ultime, dall'allora amministrazione “Della Pepa” che, subito prima della scadenza del mandato, ad aprile 2018, aveva deciso di ultimare in fretta e furia la nuova pista ciclabile di corso Massimo d'Azeglio e la rotonda di Porta Vercelli. Totale costo lavori: oltre 650 mila euro. Lavori pubblici subito odiati dagli Eporediesi tanto da far precipitare i consensi tra gli elettori, cosi racconterebbero ancora oggi i rumors cittadini, portando il PD ad una sconfitta storica quanto imprevista. Cosa non era piaciuto dei 3 progetti dal costo faraonico? Secondo quanto raccolto in un recente sopralluogo, proprio percorrendo le zone adiacenti le tre opere, i viandanti ne avrebbero segnalato le criticità. Per quanto riguarda la Passerella, opera costata oltre 3 milioni di euro, interamente finanziati dalle casse comunali, i problemi sarebbero evidenti: a causa dell'umidità del fiume, e probabilmente dei materiali non propriamente adatti, le tavelle si sarebbero deformate diventando convesse, sporgenti e pericolose. Inoltre, essendo ancorate ad una base di legno, una volta staccate, le mini travi, non si potrebbero più avvitare. Questo fatto avrebbe portato gli uffici tecnici comunali a ragionare su una futura, quanto imminente, sostituzione di tutta la pavimentazione, per un preventivo opere che, secondo il parere di tecnici esperti, potrebbe toccare diverse centinaia di migliaia di euro. Dunque, una brutta gatta da pelare per l'amministrazione in carica: ereditareuna buona idea ma, progettata male e realizzata peggio.
Purtroppo, proprio durante il sopralluogo ci siamo resi conto che i cittadini attribuiscono la paternità delle pessime condizioni della struttura all'amministrazione Sertoli. Che sia una colpa ereditare una situazione negativa, difficile da gestire e a cui porre rimedio a causa dei costi elevati? Questo è ciò che alcuni, in primis l'opposizione, sosterrebbe attraverso i social e articoli. La pista ciclabile? Anche qui ci troviamo di fronte ad un progetto utile e doveroso per una città che rincorre l'appellativo Green, ma che, ricopiando un concetto sopracitato, sarebbe stata pensata male e realizzata peggio. Infatti, a conferma di quanto scritto, basta percorrere il marciapiede di corso Massimo d'Azeglio, sul lato destro della strada, per rendersi conto della pericolosità del tratto misto ciclo-pedonale. Basta distrarsi, facendo un improvviso movimento laterale, per rischiare l'investimento da parte di ciclisti spregiudicati che, rivendicando il diritto di precedenza del tratto contrassegnato prettamente ciclabile, lo percorrono, spesso, ad alte velocità. Dunque, la domanda nasce spontanea: il viadotto ciclabile si poteva fare meglio? E' probabile. Magari dedicando parte della sede stradale proprio ad uso esclusivo delle 2 ruote, togliendo i parcheggi auto, e, in alternativa, creando una "zona disco" nell'area adiacente il negozio "Oviesse". Cosa dire, inoltre, della rotonda di Porta Vercelli? Anch'essa una buona idea per agevolare e far defluire il traffico, ma per un probabile errore di valutazione, sarebbe stata sovradimensionata e, purtroppo, se ne sarebbero resi conto solo dopo il test effettivo di utilizzo quotidiano da parte degli automobilisti. Dunque, la passata amministrazione avrebbe lasciato, tra le altre, 3 problematiche non indifferenti e di difficile, quanto onerosa, risoluzione ai propri successori. E per coloro che domandano: «Perché l'amministrazione Sertoli non ha posto rimedio a questi problemi?». E' evidente che molti, troppi, a quanto pare non conoscerebbero i meccanismi della burocrazia che, spesso, impediscono di rimediare a sbagli progettuali ereditati dalle passate gestioni amministrative. Infatti, nel caso in cui l'amministrazione subentrata avesse rimosso le opere eseguite dalla precedente, appena prima del nuovo insediamento, la Corte dei Conti (Ente controllore della gestione economica delle finanze cittadine) avrebbe chiesto spiegazioni sull'utilizzo di ulteriori risorse economiche, con il rischio di incorrere in un'eventuale ispezione dei registri, da parte dei contabili romani. Al contrario, per “La Passerella”, già in condizioni pessime pochi mesi dopo l'inaugurazione, presumibilmente a causa di un errore progettuale sulla scelta dei materiali, servirebbero molti altri soldi per ripristinare completamente la pavimentazione, liquidità che nel prossimo quinquennio potrebbero arrivare dalla partecipazione a bandi o dall'utilizzo di finanziamenti. Infine, come dimenticare e panchine di dubbio gusto che erano state posizionate in piazza di città, sempre dalla precedente amministrazione "Della Pepa", denominate anche da alcuni cittadini"panchine bara",
per colore e forma, costate oltre 30 mila euro ed inutilizzabili poiché erano freddissime in Inverno e bollenti in estate? Ora sono segregate nei pressi del Ponte Passerella e nel Parco Dora Baltea, nascoste alla vista, quasi come se bastasse a dimenticare questo evidente, e a quanto pare inutile, spreco di risorse. Dunque, tornando alla domanda iniziale: è giusto criticare l'attuale amministrazione per le problematiche causate dalle succitate opere? Stando alla luce dei fatti analizzati non sembrerebbe. Inoltre, in ultimo, ma non certo per minore importanza, l'amministrazione “Sertoli”, avendo ereditato una situazione finanziaria dell'Ente eporediese non ottimale, è stata costretta a riequilibrare il Bilancio comunale, in modo da ridurre l'enorme debito, programmando i prossimi 5 anni, proprio per realizzare le opere necessarie a migliorare e far crescere Ivrea. Come? Avendo già assunto un tecnico specializzato ed esperto nella partecipazione ai bandi di assegnazione fondi per gli Enti Pubblici, grazie al quale, fatto mai accaduto nelle passate gestioni amministrative, il Comune di Ivrea si sarebbe già aggiudicato oltre 3 milioni di euro. Senza dimenticare i circa 33 milioni di euro del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) in arrivo grazie alla presentazione degli ottimi progetti, precisi e tempestivi, proprio da parte dell'attuale amministrazione comunale.
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