Ivrea in lutto per Elserino Piol, il "padre" di Omnitel
21-04-2023 01:46 - ATTUALITA´
Ivrea (TO). Di Redazione.
Si è spento lo scorso lunedì 17 Aprile, Elserino Piol,
a Milano, all'età di 91 anni, definitol'uomo che intuì per Olivetti il futuro di Apple.
Appena 3 giorni prima, il 14 Aprile, l'avevamo nominato all'interno dell'intervista effettuata a Gastone Garziera, co-inventore della P101, che aveva raccontato di un episodio durante la presentazione di uno dei suoi libri: «Il sogno di un'impresa. Dall'Olivetti al venture capitalism». Nato a Limana l'8 Dicembre 1931, è stato un dirigente d'azienda e venture capitalist nel settore delle telecomunicazioni, in Italia, nonché definito il padre dello sviluppo di internet. Entrato in Olivetti poco più che ventenne, come Perito Industriale, nel 1952 iniziò la sua carriera come programmatore di macchine a schede perforate all'interno della Olivetti Bull, joint venture tra Olivetti e Compagnie de Machines Bull, e assunse nel corso degli anni incarichi sempre più importanti, soprattutto quando alla guida c'eraCarlo De Benedetti.
Nel 1959 diventò direttore della divisione commerciale elettronica di Olivetti che, nel 1962, si fondò con Olivetti per dar vita alla Divisione elettronica Olivetti e dove, nel 1965, grazie al successo di Elea, fu nominato direttore marketing. Fu sempre lui a decidere la presentazione sul mercato americano della P101 e, in fase di cessione della proprietà intellettuale dei progetti della Divisione elettronica Olivetti alla General Elettric, a convincere i compratori che la P101 era solo una calcolatrice, evitando che anche questo fosse venduto agli americani, convinto che il futuro di Olivetti risiedesse nell'elettronica. Negli anni '70 spaziò dalle macchine contabili alle telescriventi, passando per le periferiche di stampa. Negli anni '80, il nuovo AD, Carlo De Benedetti, lo nominò direttore generale per le strategie e lo sviluppo e, grazie a lui, nel 1983, Olivetti e AT&T firmarono una storica alleanza, in cui la compagnia amaricana divenne azionista del 25% di Olivetti, apportando 430 miliardi di lire, e l'azienda eporediese divenne il primo produttore di personal computer in Europa e terzo al mondo. Dal 1986 al 1996 fece parte del Consiglio di Amministrazione dell'azienda, in veste di Vicepresidente, ed intuì le potenzialità del mercato delle Telecomunicazioni mobili, fondando Omnitel Sistemi Radiocellulari Italiani, insieme a Lehman Brothers, Cellular Communications International, Bell Atlantic International, Telia. Negli stessi anni, nell'ambito di corporate development e venture capitalism, esercitati anche nella Silicon Valley, dove c'era un centro di ricerca e sviluppo Olivetti con 300 dipendenti, conobbe Steve Jobs e Steve Wozniak, che chiesero a Olivetti di investire 1 milione di dollari nella loro startup in cambio del 20%, ma De Benedetti non fu d'accordo. Lasciò l'azienda nel 1996, per dedicarsi completamente al venture capitalism e ai finanziamenti delle startup, tra cui anche Tiscali. Nel 2000, infine, ha ricevuto la laurea honoris causa in Economia Aziendale dall'Università di Bologna. L'associazione Archivio Storico Olivetti l'ha ricordato come: «Un gigante della storia della tecnologia mondiale, dinamico e concreto; qualità inestimabili delle quali conserviamo infinite testimonianze documentali nei nostri fondi archivistici».
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