Curzio Maltese e la crisi presso il Polo Universitario Officine H di Ivrea
22-04-2013 22:16 - CULTURA
Ivrea (TO). È stato organizzato a cura del "Forum Democratico del Canavese", presso il Polo Universitario delle Officine H di Ivrea (TO), un incontro sulla disastrata situazione politica italiana dopo le elezioni del 24 e 25 febbraio scorso. Relatore d´eccezione della serata l´editorialista de "La Repubblica" Curzio Maltese, che ha fornito numerosi spunti di riflessione sullo stato attuale della politica italiana. Un momento delicatissimo in cui si è dovuto chiedere ad un ultra ottantenne Presidente della Repubblica uscente di eseguire un secondo mandato ed in cui, dopo non essere ancora riusciti a formare un Governo ed un Presidente del Consiglio a distanza di due mesi, ci si ritrova nell´attesa di sapere chi sarà il fortunato nominato tra Amato, Letta e Renzi. Maltese, in un dibattito aperto con il pubblico, ha voluto far riflettere su come anni di Governo Berlusconi e di politici corrotti e frodatori, abbiano portato l´Italia nella disastrosa situazione attuale. Il vero problema sottolineato da Maltese e´ come attualmente non ci sia più una reale opposizione tra partiti, tra Destra e Sinistra, PD e PDL, ma "e´ l´intero sistema ad essere completamente malato - ha apertamente dichiarato Maltese -. Il no del PD a Rodota´ non ha un senso, e non è stato dato solo perché l´ha proposto Grillo. Rodata´ e´ un Giurista, un Costituzionalista. La ragione per cui non è stato votato Rodota´ e´ che è´ troppo onesto e non sarebbe stato in nessun modo possibile controllarlo. Il chiaro messaggio e´ che loro vogliono solo eleggere persone controllabili. Ed il messaggio che viene dato alla popolazione e´ di agire nello stesso modo disonesto, dove il più furbo, e non il più onesto, ha la meglio". "Siamo nella citta´ della Olivetti, e proprio questa citta´ e´ l´esempio di come il tipo di imprenditoria che si inventa le cose sta sparendo - ha proseguito -. La Fiat l´ha rovinata la politica, perché è stata incoraggiata ad andare avanti grazie agli aiuti di Stato e non grazie a nuovi progetti. L´amministrazione Marchionne ha distrutto la produzione di automobili in Italia, che risulta essere uno dei paesi che producono meno. Ormai abbiamo un sistema di imprenditoria che somiglia sempre più alla Russia di Putin, dove c´è un caos al potere che confonde le acque e alla fine riunisce tutti insieme, con l´unica Mosca bianca che risulta essere Beppe Grillo, ma che tanto tutti pensano che non vincerà mai". Stando alla situazione attuale, secondo Maltese, pare che alla fine la situazione in cui si è giunti fino ad ora sua una logica conseguenza di un Governo ed una classe politica che vuole continuare a fare i propri interessi e che, proprio per questo, molto probabilmente "non eleggerà Renzi, perché rischia di diventare troppo popolare, e di coprire la figura di Berlusconi, il cui obiettivo futuro, contando sull´eta´ di Napolitano e sul fatto che non possa governare per tutti i 7 anni di mandato, ha l´obiettivo di diventare il futuro Presidente della Repubblica", ha sottolineato Maltese. "Alla fine di tutto qui stiamo tornando al Governo Berlusconi - ha aggiunto -, l´unica soluzione possibile e´ chiedere che ci commissionino il Paese. La soluzione di un Governo fondato da PD a PDL non sarà una soluzione reale, anzi, c´è solo da sperare che, nel caso di un Governo Amato, che sembra essere il piu´ probabile e che per una serie di giochi politici e´ quello che farebbe piu´ comodo sia a PD che a PDL, non mettano di nuovo le mani nei conti correnti, come peraltro ha già fatto in passato. Questo vorrebbe dire che tutti ritirerebbero i soldi dai conti correnti e ci ridurremmo come la Grecia. Dopotutto si passerebbe da Monti ad Amato, non da Monti a Robespierre, quindi amato continuerebbe ad intervenire tassando gli stipendi e le imprese come ha fatto Monti in questi mesi". "La realtà e´ che bisogna restituire al popolo la possibilità di eleggere realmente rappresentanti che li rappresentino - ha dichiarato -. Io dubito che gli elettori del PD avrebbero votato come hanno fatto se avessero immaginato che alla fine si sarebbe giunti in una situazione come questa. Non esiste in nessun paese una legge elettorale come quella italiana dove c´e´ un bicameralismo che si rispecchia come quello italiano. La democrazia esiste la´ dove c´e´ una fazione che governa ed un´opposizione moderata che si contrappone. In Italia questo non c´e´, e c´e´ una legge che lo consente, il che vuol dire che bisogna cambiare la legge elettorale. Dopotutto un partito che cos´e´? e´ l´espressione di un pezzo di società".
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