"Cavalli in città", la Patronale di San Savino festeggia a Ivrea un fine settimana ricco di iniziative
07-07-2014 18:59 - EVENTI
IVREA (TO) Riceviamo e pubblichiamo, di Mario Damasio. L´Assessore al Commercio e Manifestazioni del Comune di Ivrea, Giovanna Strobbia, lo aveva detto: "Uno spettacolo che Ivrea non ha mai visto!" E così è stato. Il "teatro equestre" proposto sabato sera dalla Equiserv di Travagliato, nel cuore della manifestazione "Cavalli in città", non ha tradito le attese, portando all´interno del ring di piazza del Rondolino, frammenti di spettacolo coinvolgenti. In scena tutta la bravura dei cavalieri e l´addestramento dei cavalli a creare calde ed appassionate atmosfere, momenti di comicità, acrobazie a cavallo.
D´altronde il cavallo è di per sè un mezzo molto potente da mettere in scena, il mezzo privilegiato per aprire una via di comunicazione diretta con il pubblico. E lo spettacolo sfrutta a pieno questo elemento grazie all´esperienza dei soci fondatori della Equiserv: Maria Baleri, Riccardo Di Giovanni e Silver Massarenti.
E il pubblico, presente in parecchie migliaia, ha risposto benissimo gradendo lo spettacolo e sottolineando con applausi ogni passaggio.
Non poco hanno dovuto lavorare gli organizzatori di "Cavali in città", l´Associazione Festa e Fiera di San Savino affiancata da Eporedia 2004, per consentire al ring della piazza di essere disponibile dopo le piogge della giornata di venerdì che hanno tra l´altro costretto all´annullamento della sfilata di carrozze. L´appuntamento per quest´ultimo evento è dunque per il 2015.
In precedenza oltre 400 persone avevano partecipato, giovedì sera, alla cena inaugurale sul Lungo Dora che aveva battezzato nel migliore dei modi i festeggiamenti legati alla Festa Patronale di San Savino. Sempre giovedì, nel Palazzo Municipale di Ivrea, era stato presentato il Piatto di San Savino 2014 realizzato quest´anno dal maestro Leopoldo Mario Pacioni, toscano. È un bassorilievo realizzato in polvere di alabastro, che richiama le produzioni degli anni ´40. Rappresenta una carrozza con pariglia di cavalli.
E poi la grande Fiera Equina della domenica che per tradizione sa ricreare ogni anno quel legame della gente di Ivrea con i cavalli e con la città. Tante le proposte. Una lunghissima passeggiata attraverso i banchi specializzati e le macchine agricole, i cavalli, il ring di piazza del Rondolino, l´area ai giardini con i cavalli. Ma non solo: anche il mercato allestito quest´anno in Corso Massimo d´Azeglio, Via Palestro animata dai banchi dei negozianti, il mercatino dell´antiquariato, collezionismo e hobbistica sul Lungo Dora e Corso Cavour, allestito già nel corso della giornata di sabato quando ha proposto una settantina di bancarelle.
Ma una citazione va fatta per la sistemazione logistica della manifestazione, con la distribuzione rinnovata degli spazi. «Le fiere - ricorda Elvio Gambone di Eporedia 2004 - sono organizzate per fare vedere i cavalli, per farli muovere e correre. A Ivrea questo non è stato più possibile in passato, perchè non c´era un´area idonea. Quest´anno è stato invece liberato tutto il Lungo Dora per permettere agli allevatori di fare vedere i propri cavalli.» Ma si è trattato anche di una scelta dovuta a motivi di sicurezza. «Se il Lungo Dora viene chiuso dal mercato non c´è più la possibilità di passaggio delle ambulanze e dei mezzi di concorso.»
Spostando il mercato in Corso Massimo d´Azeglio ed inserendo nelle manifestazioni anche Corso Cavour e la prima parte del Lungo Dora, è stato anche possibile ampliare decisamente l´area espositiva totale, rendendo più ricca la manifestazione e cercando di non congestionare troppo gli spazi.
D´altronde il cavallo è di per sè un mezzo molto potente da mettere in scena, il mezzo privilegiato per aprire una via di comunicazione diretta con il pubblico. E lo spettacolo sfrutta a pieno questo elemento grazie all´esperienza dei soci fondatori della Equiserv: Maria Baleri, Riccardo Di Giovanni e Silver Massarenti.
E il pubblico, presente in parecchie migliaia, ha risposto benissimo gradendo lo spettacolo e sottolineando con applausi ogni passaggio.
Non poco hanno dovuto lavorare gli organizzatori di "Cavali in città", l´Associazione Festa e Fiera di San Savino affiancata da Eporedia 2004, per consentire al ring della piazza di essere disponibile dopo le piogge della giornata di venerdì che hanno tra l´altro costretto all´annullamento della sfilata di carrozze. L´appuntamento per quest´ultimo evento è dunque per il 2015.
In precedenza oltre 400 persone avevano partecipato, giovedì sera, alla cena inaugurale sul Lungo Dora che aveva battezzato nel migliore dei modi i festeggiamenti legati alla Festa Patronale di San Savino. Sempre giovedì, nel Palazzo Municipale di Ivrea, era stato presentato il Piatto di San Savino 2014 realizzato quest´anno dal maestro Leopoldo Mario Pacioni, toscano. È un bassorilievo realizzato in polvere di alabastro, che richiama le produzioni degli anni ´40. Rappresenta una carrozza con pariglia di cavalli.
E poi la grande Fiera Equina della domenica che per tradizione sa ricreare ogni anno quel legame della gente di Ivrea con i cavalli e con la città. Tante le proposte. Una lunghissima passeggiata attraverso i banchi specializzati e le macchine agricole, i cavalli, il ring di piazza del Rondolino, l´area ai giardini con i cavalli. Ma non solo: anche il mercato allestito quest´anno in Corso Massimo d´Azeglio, Via Palestro animata dai banchi dei negozianti, il mercatino dell´antiquariato, collezionismo e hobbistica sul Lungo Dora e Corso Cavour, allestito già nel corso della giornata di sabato quando ha proposto una settantina di bancarelle.
Ma una citazione va fatta per la sistemazione logistica della manifestazione, con la distribuzione rinnovata degli spazi. «Le fiere - ricorda Elvio Gambone di Eporedia 2004 - sono organizzate per fare vedere i cavalli, per farli muovere e correre. A Ivrea questo non è stato più possibile in passato, perchè non c´era un´area idonea. Quest´anno è stato invece liberato tutto il Lungo Dora per permettere agli allevatori di fare vedere i propri cavalli.» Ma si è trattato anche di una scelta dovuta a motivi di sicurezza. «Se il Lungo Dora viene chiuso dal mercato non c´è più la possibilità di passaggio delle ambulanze e dei mezzi di concorso.»
Spostando il mercato in Corso Massimo d´Azeglio ed inserendo nelle manifestazioni anche Corso Cavour e la prima parte del Lungo Dora, è stato anche possibile ampliare decisamente l´area espositiva totale, rendendo più ricca la manifestazione e cercando di non congestionare troppo gli spazi.
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