Armi Chimiche a Gioa Tauro. Tra Dubbi e Rassicurazioni
19-01-2014 21:35 - ATTUALITA´
Bova Marina (Rc) di Elisabetta Orlando. Il porto di Gioia Tauro ha attirato l´attenzione del mondo intero. Anche se al momento a monitorare la situazione sul campo sono rimaste troupes cinesi ed arabe, tutti i giornali e le tv stanno seguendo attentamente l´evolversi degli eventi.
La nave danese Ark Futura porterà con sé un carico di 560 tonnellate di armi chimiche, che verranno trasbordate sull´americana Cape Ray e smaltite in acque internazionali, dopo essere state rese meno dannose, grazie a speciali apparecchiature montate appositamente all´interno della nave statunitense, sulla quale viaggeranno 35 marine e 64 esperti chimici dell´Army´s Edgewood Chemical Biological Center.
Per i "rifiuti" derivanti dalla distruzione degli agenti meno pericolosi, l´Opac ha indetto una gara d´appalto internazionale destinata alle industrie chimiche civili. Nessuna sostanza tossica verrà gettata in mare, ha garantito capo dell´dell´Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche Ahmet Uzumcu, spiegando che "è proibito dalla Convenzione sulle armi chimiche" e che "ispettori Opac saranno a bordo della Cape Ray per tutto il tempo dell´operazione".
Come hanno specificato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, quello degli esteri Emma Bonino, il trasferimento dei container (una sessantina) avverrà tramite delle rotabili senza stoccaggio a terra. Un´operazione da compiersi nel giro di 48 ore circa e che dovrebbe aver luogo tra la fine di gennaio e l´inizio di febbraio. Palazzo Chigi ricorda anche "la scelta è stata operata, oltre che per le sue caratteristiche, anche in virtù delle informazioni e delle indicazioni fornite dal Comandante del porto circa la fattibilità tecnica dell´operazione. La scelta ha tenuto conto anche del fatto che il porto di Gioia Tauro attualmente già svolge attività di trashipment di merci pericolose classificate 6.1. Come si è detto, infatti, negli anni 2012-2013 il porto di Gioia Tauro ha movimentato 3.048 container contenenti sostanze tossiche 6.1, per un totale di 60.168 tonnellate."
La decisione della Farnesina provoca però la reazione dei sindaci locali, in particolare di Renato Bellofiore, Elisabetta Tripodi e Domenico Modafferi, primi cittadini rispettivamente di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, i quali promettono battaglia per evitare il transito di navi con armi chimiche siriane. "Non vogliamo fare allarmismi inutili - ha detto Elisabetta Tripodi- ma contestiamo sia la scelta che il metodo utilizzato con nessuna preventiva informazione alle autorità locali." Il sindaco Bellofiore ha lanciato una proposta alternativa: "Dicono che il porto di Gioia Tauro sia stato scelto perché è una delle migliori infrastrutture in Italia. Allora perché non mandano qui la Concordia per lo smantellamento?"
La nave danese Ark Futura porterà con sé un carico di 560 tonnellate di armi chimiche, che verranno trasbordate sull´americana Cape Ray e smaltite in acque internazionali, dopo essere state rese meno dannose, grazie a speciali apparecchiature montate appositamente all´interno della nave statunitense, sulla quale viaggeranno 35 marine e 64 esperti chimici dell´Army´s Edgewood Chemical Biological Center.
Per i "rifiuti" derivanti dalla distruzione degli agenti meno pericolosi, l´Opac ha indetto una gara d´appalto internazionale destinata alle industrie chimiche civili. Nessuna sostanza tossica verrà gettata in mare, ha garantito capo dell´dell´Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche Ahmet Uzumcu, spiegando che "è proibito dalla Convenzione sulle armi chimiche" e che "ispettori Opac saranno a bordo della Cape Ray per tutto il tempo dell´operazione".
Come hanno specificato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, quello degli esteri Emma Bonino, il trasferimento dei container (una sessantina) avverrà tramite delle rotabili senza stoccaggio a terra. Un´operazione da compiersi nel giro di 48 ore circa e che dovrebbe aver luogo tra la fine di gennaio e l´inizio di febbraio. Palazzo Chigi ricorda anche "la scelta è stata operata, oltre che per le sue caratteristiche, anche in virtù delle informazioni e delle indicazioni fornite dal Comandante del porto circa la fattibilità tecnica dell´operazione. La scelta ha tenuto conto anche del fatto che il porto di Gioia Tauro attualmente già svolge attività di trashipment di merci pericolose classificate 6.1. Come si è detto, infatti, negli anni 2012-2013 il porto di Gioia Tauro ha movimentato 3.048 container contenenti sostanze tossiche 6.1, per un totale di 60.168 tonnellate."
La decisione della Farnesina provoca però la reazione dei sindaci locali, in particolare di Renato Bellofiore, Elisabetta Tripodi e Domenico Modafferi, primi cittadini rispettivamente di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando, i quali promettono battaglia per evitare il transito di navi con armi chimiche siriane. "Non vogliamo fare allarmismi inutili - ha detto Elisabetta Tripodi- ma contestiamo sia la scelta che il metodo utilizzato con nessuna preventiva informazione alle autorità locali." Il sindaco Bellofiore ha lanciato una proposta alternativa: "Dicono che il porto di Gioia Tauro sia stato scelto perché è una delle migliori infrastrutture in Italia. Allora perché non mandano qui la Concordia per lo smantellamento?"
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